La realtà dei droni diventa sempre più forte e presente nella nostra vita quotidiana. Prima era un oggetto di nicchia difficile da trovare mentre adesso è un indispensabile oggetto in alcuni campi lavorativi.
I droni sono nati, come molte altre tecnologie, da studi per scopi militari. L’ obiettivo era quello di manovrare in maniera remota o automatizzata un aereo senza piloti a bordo. Successivamente questa tecnologia è entrata a far parte del mercato civile.
Uno degli impieghi più utilizzati per i droni civili sono quelli nell’industria cinematografica, analisi di ambienti e flussi stradali e molto altro ancora.
Il dirigente Romeo Durscher, dell’azienda DJI (una dei maggiori produttori di droni al mondo), afferma che nei prossimi 5 anni i droni si potranno considerare alla pari di uno smartphone.
Affermazione non del tutto fantascientifica dato gli studi per cui i droni verranno utilizzati
Basta pensare ad amazon e al suo servizio di consegna in fase di test
Ma l’innovazione più importante arriva dal settore agricolo dove si stanno svolgendo numero sperimentazioni , soprattutto in Europa e in Giappone.
Lo scopo di questi droni è quello di migliorare le tecniche di agricoltura di precisione, ossia quella di ottenere la migliore resa dai campi a secondo della loro situazione.
I droni infatti muniti di varie telecamere e sensori, sfruttando la loro privilegiata posizione elaboreranno i dati raccolti e a seconda dei risultati adotteranno le tecniche più efficienti.
In Italia esiste il progetto Agrodron , drone contadino italiano nato dalla collaborazione di due aziende specializzate:
Italdron, che si è occupata della creazione del drone, e la Adron Technology, che si è occupata di apportare le opportune modifiche per utilizzare il drone per applicazioni agricole.
Agrodron è un quadricottero, con un’ autonomia di 16 minuti per batteria, il suo scopo è quello di monitorare e mappare i campi ma suoi compiti sono ben più ampi, uno degli obiettivi principali per i creatori di Agrodron è quello di eseguire mansioni al posto dei trattori. In questa maniera si ridurranno completamente i danni alle colture, l’impatto ambientale e si potrà contare su un lavoro di precisione.
I droni agricoli si presentano come una grandissima rivoluzione e nel breve periodo potremo già ammirare i loro primi lavori qui in Italia e nel resto del mondo.
Nel frattempo ci dovremmo accontentare degli utilizzi oltre oceano, in particolare in Giappone. La cultura orientale in questi ultimi 100 anni si è mostrata sempre più aperta alle rivoluzione tecnologiche, talvolta eccedendo in alcuni estremismi.
Tuttavia in Giappone esistono già i primi utilizzi sul campo dei droni agricoli, con l’utilizzo dei droni elicottero Yamah.
Questi droni vengono utilizzati per le operazioni di spruzzatura di pesticidi e fitofarmaci nella maggior parte delle risaie del paese nipponico, si stima che la flotta di questi droni elicottero è pari a 2500 unità e ben presto si allargherà nel mercato agricolo statunitense.
I droni vengono considerati come la tecnologia più rivoluzionaria e importante di questo secolo, dato le sue infinite applicazione è difficile non pensarlo.
Apparentemente sembra una miniera d’oro questa tecnologia tuttavia solo il tempo saprà dirci se i vantaggi saranno superiori ad eventuali punti di debolezza.
Articolo scritto da Marco di Technophiland